sabato 10 maggio 2014

Manicure time: i benefici dell'aglio.

Ebbene sì, l'elemento culinario che vi ho celato in questi giorni è proprio lui: il nostro caro, amato, puzzolente aglio! La dritta mi è arrivata dalla mia amica di Rimedi Naturali. Consapevole dell'attenzione che dedico alle mie unghie, mi ha consigliato di mettere in una boccettina vuota di smalto dell'aglio in ammollo con acqua per due giorni, dopodiché passarlo sulle unghie.
La mia prima reazione? Una faccia disgustata seguita da un bel "ma che schifo!". Tuttavia, il pensiero di avere unghie quasi indistruttibili era molto allettante. Così allettante da spingermi a fare una ricerchina su cosa potesse legare l'aglio alle unghie e se i benefici potessero superare di gran lunga la mia riluttanza a passare svariati minuti con quella puzza sotto al naso.
Di cosa sono venuta a conoscenza? Per quanto usi spesso l'aglio in cucina, non ne conoscevo tutti i benefici. Vi invito a cercare tutti i modi in cui utilizzarlo perché ha molteplici proprietà curative; di sicuro un naturale antibiotico, antiparassitario, antiossidante. Nell'aglio sono presenti silicio e zolfo, preziosi alleati per aumentare la robustezza e la compattezza delle unghie, nonché velocizzarne la crescita.
Nella mia manicure personale, preferisco tagliare a metà uno spicchio e sfregarlo direttamente sulle unghie, sia sulla superficie superiore che su quella inferiore, e lo passo con cura anche sul giro cuticole. Mi impegno ad applicarlo in questo modo almeno una volta a settimana per una ventina di minuti. L'odore persiste per un po' di tempo anche dopo aver lavato le mani svariate volte, perciò lo faccio di sera in modo da non essere vista da chi mi sta intorno come un antivampiro in versione umana!
Il risultato di queste prime applicazioni mi ha molto soddisfatta. Sulla crescita non so dirvi molto, perché le mie unghie crescono all'incirca di 1 mm a settimana, e se fossero cresciute di più in questo periodo mi sarei spaventata visto che sono già abbastanza lunghe. Per quanto riguarda la durezza, posso confermare che sento le mie unghie ancora più forti. Prima di usare l'aglio, causa botta forte, sull'unghia del pollice si era creata una di quelle fastidiose microfratture laterali interne. Una di quelle tipiche rotture che ci fanno venire voglia di ricorrere alla colla super attak e alla bustina di tè fino a quando non cresce un pochino la parte esterna per tagliarla via. Strofinando l'aglio non ho avuto questo problema, il microtaglio non si è esteso ed ho potuto aspettare che la parte esterna dell'unghia arrivasse a 2 mm circa prima di accorciarla per sicurezza. Inoltre, ho notato che la parte esterna è diventata più trasparente.
Direi che vale la pena di provarlo. Quindi, tappiamoci il naso e andiamo di aglio a tutta forza!

lunedì 5 maggio 2014

Brazil - José Carioca e Paperino.

Ho sempre visto i concorsi di nail art come occasioni in cui sperimentare nuove idee e migliorarne l'esecuzione. Chi è autodidatta come me credo capisca in pieno cosa significhi; mettendomi in gioco cerco di spingermi sempre un po' più in là rispetto a quanto fatto in precedenza. Questa continua sfida con me stessa mi dà l'adrenalina necessaria per realizzare ciò che prende vita nella mia mente. Non mi piace pensare alle nail art come a dei micro disegni statici, ma come a forme e colori che prendono vita sulle unghie.
Ma ecco una nuova sfida: il "Contest Brasile", organizzato su Facebook da Love nail art  e Nails of sugar, in collaborazione con AmericaNails. Mentre vedevo postare nell'evento diverse belle proposte, pensavo a cosa fare. Presi le mie care tempere di Giotto e Carioca e, leggendo la scritta Carioca, mi venne un lampo di genio alla Jessica Fletcher. CARIOCA!!! Era il nome che avevo dato ad un pappagallino che avevo da piccina, e glielo avevo dato perché aveva i colori di un altro pappagallo, ben più famoso: José Carioca! Quanto mi piaceva il cartone animato della Disney, dove José mostrava a Paperino il suo amato Brasile. Quel ricordo mi aveva spinto a pensare ai ritmi della samba, e mi aveva aiutata a trovare la giusta ispirazione.



Esecuzione del lavoro e prodotti utilizzati.

Dopo avere steso la mia base preferita per proteggere le unghie, il rafforzatore della Deborah, ho dato una mano del n. 02 di Easy Paris, uno dei miei smalti bianchi preferiti, super coprente già alla prima passata.
Inizio a disegnare José Carioca, le tre brasiliane e Paperino, con la tempera 24 di Giotto, nero avorio. Non è necessario diluirla con acqua, in quanto già abbastanza fluida.
Uno dei colori che più mi è servito per questa nail art è l'acrilico bianco della Brio Color, acquistato da Brico e sicuramente da ricomprare. La sua consistenza morbida rende piacevole mischiarlo con altri colori.
Le prime parti a cui do colore sono le bandane. Andando nell'ordine da sinistra a destra, mischio in piccole dosi con il bianco le tempere n. 10 (magenta), 09 (rosso carminio), 03 (giallo limone) di Giotto.
Uso ancora il giallo limone per la giacca di José e alcuni dettagli dell'abito di Paperino. Per la lingua di quest'ultimo il rosso carminio. Mentre per il becco dei due pennuti utilizzo la tempera 02 di Giotto, giallo primario, e con il n.15, sempre di Giotto (cyan blue), coloro il vestito di Paperino.
Per José non potevo non usare la tempera 12 di Carioca, il verde brillante, unito a un po' di bianco per renderlo leggermente più chiaro. E, in seguito, solo il verde per le sfumature.
Per gli occhi di Paperino e le maniche di José, mischio del bianco con una puntina di cyan blue, in modo da ottenere un azzurro molto delicato. Mischio la tempera 20, terra di Siena naturale, di Giotto con il bianco per il cappello, il manico dell'ombrello, l'occhio di José e l'interno del becco del papero, usando poi la stessa tempera senza correzioni per le zone d'ombra sia del cappello che dei due becchi. Riprendo un po' di bianco per i punti luce.
Ancora terra di Siena unita al bianco, stavolta per la carnagione delle tre fanciulle. La uso non solo per colorare, ma anche per definire meglio i volti. E di nuovo solo terra di Siena per le ombre. Sulle labbra un bel rosso scarlatto, il n. 8 di Carioca.
Per i vestiti delle fanciulle, prendo il giallo limone, l'arancione di Carioca (n. 5) e il magenta, e li mischio singolarmente con il bianco. Come prima, i colori originali mi serviranno per ombre e sfumature.
Con il bianco disegno gli orecchini, su cui poi ripasso con il rosso scarlatto, il cyan blue ed il verde brillante, sempre andando da sinistra a destra. Il rosso ed il blu anche per i bracciali. Infine, con la tempera nera delineo nuovamente tutti i particolari del disegno.
Sul pollice parto con il pennellino dall'alto con il cyan blue, che poi vado a sfumare mischiandolo con il bianco. Con il nero traccio una linea quasi centrale e il profilo delle montagne, e con il bianco quello delle abitazioni. Riprendo il nero per tracciare un'altra linea accanto a quella precedente e per definire i palazzi. Ancora con il nero disegno tre barche e coloro di bianco le vele. Con il cyan blue disegno qualche onda.
Per le montagne, uso la terra di Siena e il verde brillante.
Alla fine, fisso il tutto con 3 passate del top sealer better than gel nails di essence.